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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Elisabetta Cardella - These plants can kill

THESE PLANTS CAN KILL Dal 16 al 24 febbraio 2019 Inaugurazione sabato 16 febbraio 2019 ore 18.30 IpazziFactory via Palestro 21, Pisa Opere di Elisabetta Cardella Installazione interattiva a cura di Alma Artis - Accademia di Belle Arti Suono Massimo Magrini A cura di Carlo Alberto Arzelà "Un giardino pericoloso questo. Intrappolato nelle pietre, trafitto da spine, braccato da animali che mostrano i denti, circondato da insetti velenosi, fiori che avvinghiano fino a soffocarti. Occorre lottare. L’unica arma per uscirne vivi è la bellezza."

Rien ne se perd tout se transforme

Quando quasi un anno ho conosciuto Cristina Carmassi non immaginavo che fosse un artista ... e tanto meno che lo fosse Marc Pozzi , suo compagno di vita e di esperienze creative. Si sono presentati un giorno, in negozio, regalandomi lusinghieri commenti su quanto esponevo e sulle mie intenzioni "commerciali". Ne è nata una curiosità reciproca. Con molta modestia hanno cominciato a raccontarmi dei loro trascorsi, tanto artistici quanto eclettici direi, fino a descrivermi il loro contemporaneo "divertimento" nel ridare dignità e vita ad oggetti che altri buttano "nel rusco" (i rifiuti, come li chiama Marc). Complice una casetta sull'appennino tosco-emiliano, a Monteacuto delle Alpi , paese di origine di Marc, dove hanno deciso di tornare a dimorare, almeno per parte dell'anno, e dove si danno un gran da fare ad animarne gli sviluppi culturali.  " È lì che abbiamo imparato a comprendere il valore dei singoli materiali, un t

Creature fantastiche in salsa di recupero

... E di fantasia Stefano Pilato ne ha davvero un'infinità, si potrebbe dire che ne ha "un mare"... quello in cui nuota la sua produzione " pesce_fresco ". Da oltre venti anni questo artista pratica il " riciclaggio artistico " assemblando, con la massima creatività, pezzi di materia usata e poi dimenticata ai margini dell'esistente. In prevalenza legni e plastiche che il mare gli restituisce ed ogni altro "scarto" che recupera. Con questi frammenti di "niente" Stefano crea i soggetti più disparati, sui quale pittura cromie e stampigliature con nomi e frasi che da sole basterebbero a connotarne l'universo creativo. Prendono, così, forma i suoi pesci, tanto famosi quanto imitati, e tutte le sue altre creature fantastiche: falsi animali, cuori di legno infranti e ricuciti, sommergibili avvolti da seppie-mouse, la serie dei pinocchi o la sua astronave di otto metri di diametro intitolata "Eccoci